Lotta alla zanzara tigre, collaborare con un poco di humor

Articolo approfondimento del di

Un impegno importante per tutti: prevenire è meglio che disinfestare.

Lotta alla zanzara tigre, cosa fare per difendersi e collaborare

All’arrivo di ogni estate l’argomento diventa scottante, anzi pizzicante. I Comuni ( virtuosi) spinti da cittadini esasperati, premono per trovare i soldi necessari allo svolgimento di un efficiente disinfestazione. Il Comune allora si decide, stabilisce un piano d’azione, alcuni tra loro, talmente meritevoli che vale la pena citarli, come il Comune di Bergamo ad esempio, si impegnano sul fronte sia della disinfestazione biologica, inserendo nella natura nidi per pipistrelli chiamati : “bat box”, nidi per uccelli e ovitrappole,  sia della disinfestazione chimica e eco-compatibile di prevenzione, stilando ordinanze precise e ben strutturate per la popolazione che, invariabilmente guarda caso non le rispetta.

Io spero sinceramente che quest’atteggiamento di non rispetto, sia dovuto ad una mancanza d’informazione adeguata e alla poca, insufficiente divulgazione, delle misure che i cittadini devono adottare durante l’arco di tutto l’anno. Si, perché le zanzare tigri o zanzare comuni che siano, come tutti gli esseri viventi, hanno un loro ciclo vitale e credetemi, non spariscono nel nulla durante l’inverno per riapparire magicamente con i primi tepori ma, al contrario, sono più facilmente eliminabili allo stadio larvale che quando già adulte.

Vorrei quindi tentare di dare un altro piccolo contributo alla divulgazione delle misure preventive. Misure che, ogni cittadino che si definisce tale, dovrebbe impegnarsi ad attuare in casa, in azienda, nei campi e nelle fabbriche, insomma ovunque svolga il suo ciclo vitale umano.

Permettetemi, diciamo per una volta soltanto, uno stile di scrittura personale e poco ortodosso, pur parlando di argomenti seri. In realtà io spero che il messaggio rimarrà un poco più impresso nel vostro subconscio, di quanto possa esserlo attraverso una fredda Ordinanza Comunale.

Penso che, a distinguere una zanzara tigre che sia della specie egiziana o asiatica da una zanzarina comune ormai sono buoni tutti, vero è che bisogna spiaccicarla o osservarla ben da vicino mentre ci sta succhiando, che so ...le dita di una mano, ma...nella vita tutto è possibile, basta vedere le foto qui sotto. Le zanzare tigri, soprattutto le femmine sono molto più grandi, più aggressive, silenziose, hanno vistose bande bianche su sfondo nero e, cosa molto spiacevole, si nutrono di sangue nostro a qualsiasi ora del giorno e della notte, nemmeno fossero certi politici che conosciamo.

Perché vi chiederete, ci si accanisce tanto contro l’aedis aegyptis? Perché si scomodano i sindaci, le Asl il WWF e le Giovani marmotte? Perché la zanzara tigre è portatrice di virus letali come il virus della dengue , il virus chikungunya, la febbre gialla e non solo... Il nome è strano, ma vi assicuro la minaccia è molto reale. Sono dolori? Tremendi!

Detta così penso di avervi terrorizzato abbastanza senza abusare di ulteriori descrizioni macabre e fuori luogo. Che non ci sia paragone tra morire di dengue e morire di malaria (sempre trasmessa da una zanzara) o quale che sia questo paragone, forse non vi interessa. Tra l’altro forse, siete molto giovani per ricordare, la lunga lotta che fu, per bonificare le nostre paludi malariche, dalla Maremma al Polesine senza esclusioni di colpi ne di morti.

Mentre però la zanzara anofele ama la vegetazione, seppur paludosa, tra pesci, rane e uccelli di cui a sua volta è nutrimento, la zanzara tigre preferisce la compagnia umana; l’acqua, sempre pulita anche se poca, in Italia e non solo, si è quindi adattata perfettamente ai grandi insediamenti urbani. Vediamo adesso cosa possiamo fare noi, dato che la sua festosa proliferazione avviene principalmente nelle nostre proprietà e solamente il 10-20% in aree pubbliche.

Difendersi come? ( Senza aspettarsi niente dagli altri)

Prima di parlare di disinfestazione e prevenzione, vorrei darvi altre due notiziole rapide rapide su questo affascinante insetto compagnone, per altre cose non molto diverso dalle zanzare casarecce. Difatti, anche tra loro, solo le femmine succhiano il sangue. La bella zanzarina dal look tigrato, si accoppia numerose volte, ma solo userà lo sperma della prima volta che le sarà sufficiente per la fertilità di tutta la vita (pochi mesi). A questo punto già sorgono i primi dubbi: ma allora tutti quegli apparecchietti di cui ci vestiamo letteralmente durante l’estate a forma di orecchini, orologi, braccialetti, pendant ingioiellati i quali emettono il verso della zanzara maschio, che a sua volta dovrebbero spaventare la zanzara femmina, che ormai gravida non dovrebbe desiderare più il coito? L’ho detta lunga e male, ma il concetto alla fine è questo: a che servono? Non lo so... e anche se lo sapessi non ve lo direi, tanto lo immaginate anche da soli e io non perdo il lavoro.

Dicevamo che la zanzara passa l’inverno sotto forma di uovo o larva, insomma come si trova al momento, questa si chiama diapausa embrionale, ed è una specie di letargo non voluto, ma dove, vi chiederete? Ma è logico al calduccio, ossia nelle cantine, vicino alle caldaie, nel solaio, nelle vasche settiche e nelle camere d’ispezione della rete fognaria , ed è qui che ...zac! Gli esperti consigliano i primi interventi chimici usando delle comuni bombolette spray a base di piperonil butossido.

Tra i mesi di Aprile e Ottobre e in particolare dal 1 Maggio al 30 Ottobre ogni 15 giorni, sempre loro (gli esperti), consigliano di trattare la nostra area privata, in quanto loro si presuppone tratteranno la pubblica, con prodotti larvicidi antizanzare. Questi formulati sono in forma di pasticche solubili a base di bacillus turigensis israelensis ( vera e propria lotta biologica cosa credete!). Noi,  dobbiamo preoccuparci di collocarle, nei tombini di raccolta dell’acqua piovana dei terrazzi. Alt! Parliamoci chiaro, abitiamo in un palazzo? in realtà se ne dovrebbe occupare l’amministratore, si proprio lui, avete capito bene o, se proprio non vuole mettere le mani “in pasta”personalmente, chiamare una ditta specializzata, così ci guadagna sopra un altro po’.

Ogni 30 giorni invece, sempre nel periodo primaverile-estivo passiamo il prodotto adulticida antizanzare in tutte le aree verdi condominiali , e qui ritorna in gioco, nemmeno a farlo apposta l’amministratore, poi. visto che siamo in fase di lotta dura e senza paura (alle zanzare ovviamente!), se vogliamo vendicarci appena un poco, possiamo programmare l’intervento che so, per il 15 Agosto o giù di lì.

Adesso passiamo alla parte folcloristica-divertente, ossia quello che potreste fare in più come:

mettere nelle vasche e fontane condominiali dei comuni Pesci rossi o la Gambusia (Gambusia holbrooki),  del primo tipo di pesci ne bastano 2 al m², e quindi... sotto con i bimbi al luna park! Che ci vuole a infilare due palline! Da piccola ero la disperazione di mia madre se non andavo via con uno almeno... penso me li comprasse di nascosto (sicuramente conveniva!). Del secondo tipo invece, ce ne vogliono 3 o 4 ogni m² per ottenere gli effetti di una buona “predazione”. Poi c’è il segreto del nonno: mettere dei pezzi di rame o due gocce di varecchina dove rimane depositata l’acqua, ma non garantisco niente.

Invece garantito ma proprio garantito vero, oltre che ecologico, è un prodotto di ultima generazione chiamato Mosquito Barrier usato da gruppi selezionati di operatori nel campo della disinfestazione, come l’Italservizi azienda leader nel settore. Il Mosquito Barrier è formato da un composto di olio vegetale ed è ecologicamente corretto in quanto è un prodotto “target”, ossia ha effetto solo sulla famiglia delle zanzare e sue sottospecie, applicandolo sulla vegetazione per esempio non si corre il rischio di veder sparire le lucciole....ma che andate pensando, sto parlando degli animaletti con la lucina, ormai diventata specie rara.

Le farfalle continuano svolazzando, così come le api e altre specie di insetti utili per la nostra felicità di amanti della natura. Il fatto che è oleoso poi, lo rende resistente alle intemperie e offre una discreta protezione fino a 30 giorni.

Come possiamo veramente collaborare? Prevenire meglio che disinfestare

Svuotare sempre tutti i residui di acqua accumulata. Se proprio avete paura di dimenticarvene fate in modo che non si accumuli in:
Copertoni di auto, e mi rivolgo soprattutto ai rottamatori che, lo dice appunto la parola, “amano i rottami” (carina questa). Se li amate tanto copriteli, toglieteli dalla pioggia, dico male? E non solo i copertoni ma anche le latte vuote, i bidoni etc.etc.
Sottovasi; sappiamo tutti che, quell’acqua che rimane nei sottovasi magari può salvare la pianta quando e se, ci dovessimo dimenticare di innaffiare, perciò vi do un consiglio; alzate quei vasi pesanti o leggeri che siano solo una volta e mettete della sabbia nei sottovasi, sabbia di cantiere quella per fare il cemento per intenderci, rimarrà comunque umida e aiuterà la pianta ma non le zanzare.

Nei cantieri edili, svuotiamoli quei secchi dove lasciamo sempre a mollo la sera le nostre belle “americane”, i pennelli i vari. Gli attrezzi da lavoro, ben puliti e asciutti domani funzioneranno meglio. Bando alla pigrizia! Gli anziani lo sanno che la vera professionalità si riconosce anche da come si lascia il lavoro ogni giorno: pulito.

Rispettiamo i pipistrelli, gli uccelli, i nidi di rondine, i ramarri e le lucertole, amiamo le rane e i rospi e non solo perché potrebbero essere principi, se ancora qualcuno ci crede. Rispetto è la parola magica, efficienza e lungimiranza del Comune, il completamento della risposta.