Ucciderli con il gas? Derattizzazione degli scoiattoli grigi non autorizzata.

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Parco di Nervi (GE) : Gli scoiattoli sia il rosso che il grigio, appartengono alla stessa famiglia; gli Sciuridi, la stessa delle marmotte, degli scoiattoli volanti , dello scoiattolo gigante orientale, assomigliano ai roditori da derattizzare solo a causa dei denti e dell’apparato masticatore, in realtà sono specie protetta in Italia da varie leggi ( legge 157/1992) come i Gliridi ossia i ghiri, i moscardini, e altri deliziosi animaletti che comunque arrecano danni alle colture. Proprio per questo sono anni che ditte serie di derattizzazioni studiano dispositivi di cattura innocui per il loro allontanamento. Allora qual è il problema?

Il problema è che lo scoiattolo grigio è stato importato dall’uomo dal Nord America e, quello rosso invece appartiene per natura ai nostri boschi. Dato che sembra di questi tempi l’umanità sia particolarmente appassionata nel prendere le parti di qualcuno per risolvere guerre civili, impedire massacri e difendere la “libertà” dopo in qualche modo esserne stata la causa, La Comunità Europea ha dato il via libera allo sterminio dello scoiattolo grigio, pensate un po’...con il gas, vi ricorda qualcosa? Non solo, ma per tutto questo hanno stanziato 1.930.000 Euro (chissà perché non hanno fatto cifra tonda), dicono che non è solo per l’Italia, ma comunque, questa imponente quantità di soldi per una derattizzazione o sterminio di massa in un momento di crisi come questo ha attirato l’attenzione di due senatori: Valerio Carrara e Massimo Palmizio che hanno presentato un’interrogazione parlamentare (forse perché il totale di 100.000 Euro destinati al progetto gaseificatore Italiano sembravano pochi), scatenando per fortuna la famosa e temuta “Ira degli ambientalisti”.

Si perché lo scoiattolo grigio in verità si adatta meglio di quello rosso, si riproduce di più, è più aggressivo e nemmeno a farlo apposta è apportatore di un virus letale che uccide lo scoiattolo rosso, infine mangiando di più arreca più danni alle colture. Gli Inglesi ne sanno qualcosa, sono diversi anni, ancora prima dell’introduzione dello scoiattolo grigio nel parco di Stupinigi (Torino), che hanno passato i guai con i loro scoiattoli rossi.

Alle volte mi chiedo a che pensava la persona che ha liberato la prima coppia di scoiattoli grigi, forse doveva andare in vacanza e non sapeva a chi lasciarli, oppure è stato un atto di bioterrorismo? Purtroppo sono propensa alla prima ipotesi, credo ciecamente nella stupidità umana.

Per fortuna sembra che “l’IRA degli ambientalisti” abbia preso consistenza attraverso le giuste proteste di Lega Ambiente e dei bambini che giocano indifferentemente con ambedue i tipi di scoiattoli nel parco di Nervi, forse, e dico forse, qualche consulente specialista (con buona parte dei 100.000 euro)  ha intelligentemente proposto la sterilizzazione e l’allontanamento.

Ci vorranno molti anni prima che la colonia di scoiattoli rossi si riprenda totalmente, le tecniche ci sono, e già sperimentate, i dispositivi di cattura e trappole di monitoraggio per roditori che funzionano con gli schivi e paurosi ghiri tanto più funzioneranno con i 300 curiosi scoiattoli grigi presenti nel parco.

Gli studiosi raccomandano di far presto prima che qualche scoiattolo grigio dal parco Reale raggiunga le Alpi, e dal parco di Nervi raggiunga gli Appennini, allora si che i soldi non basteranno più. Sembra inutile dirlo, ma si raccomandano anche di non comprare gli scoiattoli in nessun negozio, non è facile tenerli e non è giusto mantenerli in gabbia rossi o grigi che siano.